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Descritta
per la prima volta nel 1743.
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Patologia
benigna del pene che insorge tra i 40 ed i 70 anni
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Incidenza
massima del 3%
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Patologia
caratterizzata dalla comparsa di un nodulo fibroso (PLACCA) nella parte dorsale
del setto intercavernoso del pene, qualche volta duplice o anche molteplice, si
da acquistare un aspetto a corona di rosario.
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Il
nodulo è costituito da fibroblasti che producono abbondante collagene e tende
ad evolvere verso la sclero- ialinizzazione, la condrificazione e la
ossificazione.
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E’
una affezione benigna non mutilante per il suo andamento progressivamente
evolutivo infatti dalla primitiva sede intercavernosa la lesione talora si
estende all’albuginea ed agli strati più superficiali del tessuto erettile.
Eziologia
Ignota, tuttavia può essere multifattoriale,
causata da traumatismi od infezione, collegata ad arteriopatia o da
predisposizione genetica. E’ una
collagenopatia distrettuale su base probabilmente autoimmune con alterazione del
collagene di tipo IV.
E’ simile alla malattia di
Dupuytren o retrazione dell’aponeurosi palmare della mano.
Sintomi
Nella fase infiammatoria (di
3-12 mesi) saltuari bruciori minzionali, algie
al perineo ed al pene.
Nella fase degenerativa
·
Placca: si palpa
una placca a pene flaccido che appare come un nodulo elastico, dolente,
circoscritto, aderente ai corpi cavernosi ma non alla cute, che scorre su di
esso.
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Incurvamento e dolore del pene in erezione
·
Impotenza
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Retrazione del pene anche di 2 cm (si arriva al micro fallo)
Diagnosi
1.
Esame
obiettivo
2.
Ecodoppler
peniena
3.
Cavernosografia
che documenta l’infiltrazione della placca e l’incurvamento in erezione
4.
Esame
istologico (fase acuta: infiltrato infiammatorio linfo-plasmacellulare e fase
cronica con proliferazione fibroblasti e deposizione di collagene che può
maturare in tessuto fibroso e calcificare)
Terapia
Medica:
1.
Vitamine E 200 mg 3 volte a settimana: l’impiego
è basato sull’aumento de numero di radicali liberi dell’ossigeno implicati
nella patogenesi della malattia, permette di ridurre le dimensioni della
placca.
2.
Tamoxifene 20 mg per 2 volte al giorno per 6
settimane riduce il dolore
3.
Infiltrazione di cortisonici nella fase infiammatoria con
riduzione del dolore e delle dimensioni della placca (6 iniezioni settimanali
per 6 settimane)
4.
Infiltrazione di Ca antagonisti (verapamil) in dose di 10 mg che
contrasta l’azione dei fibloblasti
5.
ESWT (1 a settimana per 3 settimane)
Chirurgica riservata quando la placca
è stabile
Per gravi disturbi dell’erezione
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Escissione
di placca e sostituzione con pacht dermico o vena safena
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Intervento
di Nesbit: senza o con plicatura o con escissione di albuginea nella parte
convessa della curva
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