Nell’ambito della fertilità di coppia il fattore maschile ha un peso pari
al 30-35%.
La sterilità maschile può essere
conseguente ad impotentia coeundi e generandi.
Per impotentia coeundi
si intende l'incapacità di praticare il coito, per cause psicologiche,
neurogene, vascolari (mancanza di erezione, eiaculazione precoce) o
malformative. Invece, l'impotentia generandi è caratterizzata dal
fatto che il maschio, pur essendo in grado di avere un normale rapporto
sessuale, è incapace di procreare. Per individuare il tipo di malformazione che
causa la sterilità maschile è necessario analizzare gli spermatozoi con il
microscopio elettronico, prezioso non solo per la comprensione dei difetti ma
anche per determinare la loro natura. La malformazione degli spermatozoi può
essere di tipo genetico o fenotipico, non dovuta cioè ai geni.
Nel primo caso, il più raro, non è possibile intervenire. I difetti fenotipici invece sono i più diffusi e si possono curare sia con approcci farmacologici che chirurgici. Soltanto cinquant'anni fa si considerava oligozoospermia (ovvero scarso numero di spermatozoi) la presenza di meno di 60 milioni di spermatozoi per millilitro di sperma, oggi invece si è scesi sotto la soglia dei 20 milioni, tenendo presente che la produzione media di spermatozoi è di 120 milioni il giorno.
Nel primo caso, il più raro, non è possibile intervenire. I difetti fenotipici invece sono i più diffusi e si possono curare sia con approcci farmacologici che chirurgici. Soltanto cinquant'anni fa si considerava oligozoospermia (ovvero scarso numero di spermatozoi) la presenza di meno di 60 milioni di spermatozoi per millilitro di sperma, oggi invece si è scesi sotto la soglia dei 20 milioni, tenendo presente che la produzione media di spermatozoi è di 120 milioni il giorno.
Di questa brusca discesa è
certamente responsabile la presenza nell'ambiente e in quello che mangiamo di
sostanze capaci di influire negativamente sulla produzione degli spermatozoi,
che si formano in un ciclo di tre mesi, attraverso cinque fasi, passando dallo
spermatogonio, cellula indifferenziata ed immobile, al mobilissimo e brillante
spermatozoo. La motilità degli spermatozoi è direttamente proporzionale alla
capacità di fecondazione.
Oggi le cellule sono in numero
ridotto e meno brillanti per una serie di cause: per il 5-7% di casi si tratta
di problemi di tipo ormonale; per un 20% di problemi di tipo infiammatorio
dovuti tra le altre cose alla precocità e alla promiscuità della vita sessuale;
per un 40% abbiamo alterazioni vascolari (varicocele); per un 5-7 % si tratta
di alterazioni citogenetiche, ossia difetti costituzionali degli spermatozoi.
Possono inoltre esserci alterazioni delle vie seminali che ostacolano il progresso degli spermatozoi: ostruzioni, prossimali o distali, malformazioni, aplasia congenita. in questi casi si interviene con la microchirurgia ricostruttiva che in genere dà buoni risultati.
Possono inoltre esserci alterazioni delle vie seminali che ostacolano il progresso degli spermatozoi: ostruzioni, prossimali o distali, malformazioni, aplasia congenita. in questi casi si interviene con la microchirurgia ricostruttiva che in genere dà buoni risultati.
L’80-90% dei casi di Oligoastenospermia riconosce uno o più
fattori identificabili alla diagnosi che includono:
·
Cause urogenitali 60-70%
·
Cause testicolari 12-16%
·
Cause neuroendocrine 8-10%
·
Cause disgenetiche 5-6%
·
Disfunzioni sessuali
Fattori Urogenitali
1. Varicocele
Si rinviene nel 35% degli uomini
che richiedono una valutazione per l’infertilità e nel 16% della popolazione
maschile. Le possibilità terapeutiche consistono nella sclerotizzazione, nella
legatura chirurgica sopra o sottoinguinale, la microchirurgia, la laparoscopia
2. Infezione
Esiti cicatriziali ed
infiammatori possono ridurre sia acutamente che cronicamente la fertilità
3. Ostruzione vie seminali (congenite,
post-infettive, post-traumatiche)
Può essere iatrogena (secondaria
a vasectomia o a erniorrafia inguinale in età pediatrica) o congenita (assenza
bilaterale dei dotti deferenti)
Fattori Testicolari
1. Criptorchidismo
2. Fattori immunitari (immunosopressori, IUI e
ICSI)
Fattori Neuroendocrini
- Iperprolattinemia
Molteplici cause con comune
effetto di inibizione della secrezione delle gonadotropine e del testosterone
agendo a livelli ipotalamico e testicolare.
- Ipogonadismo ipogonadotropo idiomatico
Il trattamento è quello
sostitutivo con gonadotropine, hCG seguita dall’aggiunta di menotropine o FSH o
quello con GnRH.
3.
Ipogonadismo ipergonadotropo
Il recupero degli spermatozoi e la ICSI rappresentano la migliore possibilità
terapeutica
Cause disgenetiche
Sindrome di Klinefelter
La terapia mira ad ottenere la
normalizzazione dei caratteri sessuali secondari e della vita sessuale dei
pazienti non essendo possibile ripristinare la spermatogenesi
Disfunzioni sessuali
- Disturbi
dell’erezione
- Disturbi
dell’eiaculazione
-
eiaculazione retrograda
-
aneiaculazione
-
eiaculazione precoce
Diagnosi
1-
Spermiogramma
Esame fondamentale per valutare la fertilità maschile.
E' utile premettere che non esiste alcun tipo di esame al mondo capace di predire al 100% se un dato liquido seminale è in grado di giungere all'ovulo e di fecondarlo.
E’ utile per valutare se il numero di spermatozoi nell'eiaculato è normale (almeno 20 milioni per millilitro), se il loro movimento è adeguato (almeno il 50% dovrebbero avanzare in modo rettilineo) e se hanno una forma regolare (almeno il 50% di loro).
Questi non sono criteri rigidi ma indicativi.
Anche la quantità di liquido (tra 2 e 6 millilitri) e la sua viscosità sono importanti.
Esame fondamentale per valutare la fertilità maschile.
E' utile premettere che non esiste alcun tipo di esame al mondo capace di predire al 100% se un dato liquido seminale è in grado di giungere all'ovulo e di fecondarlo.
E’ utile per valutare se il numero di spermatozoi nell'eiaculato è normale (almeno 20 milioni per millilitro), se il loro movimento è adeguato (almeno il 50% dovrebbero avanzare in modo rettilineo) e se hanno una forma regolare (almeno il 50% di loro).
Questi non sono criteri rigidi ma indicativi.
Anche la quantità di liquido (tra 2 e 6 millilitri) e la sua viscosità sono importanti.
2-
Spermiocoltura: per valutare se c'è
un'infezione in qualcuno degli organi genitali.
3-
Esami ormonali: FSH, LH, Testosterone.
4-
Flussimetria
doppler scrotale
Perché si fa: per vedere se il flusso del sangue venoso vicino ai testicoli è normale o rallentato. Addirittura nella direzione opposta a quella normale. In questi casi è possibile fare la diagnosi di varicocele. Si tratta della presenza di varici ovvero vene ingrossate a livello dei funicoli spermatici vicino i testicoli.
Come si fa: semplicemente appoggiando per pochi minuti un piccolo apparecchio sulla cute dello scroto e cambiando la posizione del corpo o il modo di respirare in alcuni momenti.
Affidabilità: buona.
Rischi: nessuno.
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